La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati

La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati

Foto by Julie Aagaard Pexels

Eccoci arrivati in uno di quei periodi dell’anno in cui abbiamo la possibilità di scegliere cosa tenere e cosa no. La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati.

Incominciamo a guardare negli armadi, nei cassetti e in qualsiasi altro posto dove teniamo moltitudini di cose. La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati.

So che molti di voi sentiranno una forte resistenza nel liberarsi di vecchi oggetti. La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati.

In passato anche io non avevo proprio l’intenzione di fare pulizia tra le cose di casa. Accumulavo; magari spostavo da un posto all’altro, ma comunque tenevo tutto.

Poi, mi è capitato di andare a vivere in una casa piccolina; lo spazio limitato mi ha quasi costretta a chiedermi se certi oggetti li utilizzavo ancora oppure no e nel caso, se potevo liberarmene. In quel momento il cuore avvertiva una fitta per quelle cose a cui ero particolarmente legata e dalle quali non volevo proprio staccarmi. Ma ho iniziato.

Piano piano, ho incominciato a chiedermi se quell’arnese mi serviva. Forse qualcuno la avrebbe utilizzato con maggior piacere, rispetto a quello che facevo io.

E chiedendomi a chi potesse essere utile, immaginandomi dove sarebbe stato bene, ho iniziato a fare pulizia. La fatica di riordinare e fare spazio, porta risultati inaspettati.

Il termine decluttering in inglese significa ”eliminare ciò che ingombra” e quando lo si fa succede che si libera uno spazio fisico, ma contemporaneamente anche lo spazio mentale ne trae beneficio.

Liberiamo la casa; teniamo a mente che la nostra abitazione è un’estensione di noi stessi. Allora in questo modo, facciamo spazio anche dentro di noi. Nel momento in cui lo facciamo, nuove cose vanno a prendere il posto di quelle vecchie. Le nuove iniziano ad arrivare siano esse oggetti oppure esperienze; per esempio un nuovo lavoro, degli amici diversi e un partner se non c’era.

Come dicevo sopra abbiamo molte resistenze nel farlo. Se avvertite questo, chiedetevi se normalmente tenete con voi la spazzatura. Perché le cose che non utilizziamo più e forse sono rinchiuse in un cassetto da tempo, diventano spazzatura.

Come iniziare a farlo :

Ecco qui di seguito alcuni istruzioni pratiche e utili per iniziare.

Apro un cassetto che vedo particolarmente pieno di oggetti e incomincio a suddividerli. Può essere in camera da letto, in cucina, oppure in cantina e in soffitta. Nel momento in cui si incomincia a pulire, si sarà stimolati di volta in volta a controllare tutta la stanza di cui ci stiamo occupando.

Possiamo suddividere mentalmente le cose in questo modo :

  • da buttare, non più funzionanti, che proprio non possono essere riutilizzate
  • da regalare, che a noi non piacciono più, ma che possono andare bene o che immaginiamo giuste per qualcuno dei nostri amici
  • da dare, sono quelle che non ci piacciono più e che non li immaginiamo utili nemmeno per qualcun’ altro, ma sono ancora funzionanti e valide
  • infine quelle da tenere, perché vanno ancora bene per noi e siamo certi che le utilizziamo.

Quelle ”da buttare via”, se sono oggetti piuttosto grandi, possiamo portarli all’ isola ecologica, che li smaltisce e ricicla nel rispetto del materiale di cui sono composti.

Se facciamo fatica a staccarci da alcune cose, per esempio a me spesso succede con i vestiti, possiamo provare a metterli da parte in uno scatolone. Vediamo se nei mesi successivi li prendiamo per utilizzarli. Se per almeno 12 mesi (devo dire che a me è bastato anche meno), non li riprendiamo, allora sono proprio da eliminare, seguendo i consigli di cui sopra.

Questo reset va fatto in media due volte l’anno. Di solito coincide con la primavera e l’autunno. Periodi in cui ci occupiamo di pulizie, ma se ci facciamo caso, ci occupiamo anche di decidere cosa fare nella nostra vita o quotidianità.

Io appena ho iniziato a farlo, pensavo che una volta bastasse per sempre. Infatti sentivo la cosa talmente pesante e faticosa che dentro di me credevo che un lavoro così tosto mi bastasse per tutta la vita. Non avevo capito che la nostra vita e le nostre scelte sono in continua evoluzione e cambiamento. Come tali le cose che ho utilizzato ieri non andranno più bene per domani. Così, rendendomi conto di questo aspetto, il lavoro è diventato sempre meno faticoso.

Quando abbiamo fatto spazio, si respira un’aria diversa e noi ci sentiamo più leggeri. Provate e fateci caso! Vi sentirete alleggeriti e pronti per ricevere qualcosa di nuovo che arriva per voi.

Continuerò la prossima volta condividendo le esperienze personali più interessanti.

A presto!

Morena Botteghi

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