Perchè non tutti pensano sia possibile volare ? Cosa ci trattiene e ci spaventa ?
Nei miei articoli e come quasi una conclusione finale di un percorso coraggioso e faticoso, scrivo spesso del sapere e poter “volare”.
Cosa significa, perchè non tutti pensano sia possibile volare ?
In senso metaforico, significa, staccare i piedi da terra e mettere le ali.
In senso pratico, volare significa avere la capacità di affidarsi all’ universo, alla luce a Dio o a come noi vogliamo chiamare quella parte a cui normalmente ci rivolgiamo quando ci sentiamo nel bisogno. Lasciare fare a lui, evitando di controllare.
Quali sono i motivi che ci impediscono normalmente di volare ?
- Abbiamo la necessità di controllare tutto. Di solito cerchiamo di controllare fatti, eventi e persone per vedere se le cose vanno come vogliamo. Non possiamo lasciarli andare; ci sentiamo tranquilli se controlliamo. Ma ciò comporta una fatica molto grossa e nella maggior parte dei casi non possiamo farlo. E’ possibile controllare tutto ? No.
- Una parte di noi, pensa che non merita di volare. Può essere che la nostra famiglia oppure il contesto sociale dove abbiamo vissuto, ci abbia abituato a ragionare che per qualche motivo non ci meritiamo di essere felici e spensierati. Questo succede se veniamo da un ambito familiare dove prevale il senso di colpa e la svalutazione. Quindi la persona pensa che per lui non sia possibile farlo.
- Volare ci può riempire di gioia. Se non siamo abituati alla gioia e alla felicità come parte naturale della nostra vita, siamo portati a pensarci più a sopravvivere che a vivere nell’ abbondanza e a godere delle cose belle.
- Voliamo quando siamo nell’ abbondanza. Possiamo farlo nel momento in cui sentiamo che attorno a noi c’è abbondanza e non mancanza. Ed è così ! Attorno a noi c’è tanta abbondanza, ma dobbiamo avere un animo predisposto ad accoglierla, se no non la vediamo e non ci accorgiamo che c’è.
“Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano” (da ‘Il Gabbiano Jonathan Livingston’ di Richard Bach)

Così, a un certo punto, dopo aver provato e riprovato, magari aver vissuto nella mancanza e nel dolore, aver visto che non è possibile controllare tutto, lasciamo andare.
A un certo punto ci rendiamo conto che è più importante, fluire nella vita, piuttosto che controllare eventi e lasciamo che la vita accada. Ed è in questo momento che ci accorgiamo che volare è possibile !
All’ inizio avremo molta paura, tensione ed ansia. Possiamo gestire queste forti emozione con la preghiera e la meditazione. Ci aiuteranno a fluire nella vita, ad affidarci e a restare centrati e sereni, nonostante gli eventi attorno a noi. Nella meditazione attraverso il respiro, ci concentriamo e entriamo in uno spazio dove possiamo vedere le cose in modo distaccato. Lo stesso può succedere con la preghiera. Possiamo farle diventare delle abitudini quotidiane.
In questo modo siamo più vicini alla nostra parte spirituale e volare sarà una cosa così naturale che ci porterà molta felicità.