Perchè a volte la solitudine ci prende e ci porta via da noi stessi e dalla realtà ?
La solitudine è uno stato che può avere due aspetti.
La grossa differenza la fa se soffriamo questa solitudine e ci sentiamo ‘soli’, oppure se stiamo godendo di quel momento e siamo ‘da soli’. Quando la solitudine ci prende e ci porta via ?
Un piccolo suffisso ‘da’, che cambia completamente il modo di percepire la sensazione della solitudine.
Essere da soli non è come essere soli. Sono due modi diversi di percepire la stessa cosa.
Se sono da solo, sono con me stesso ma non sto soffrendo quel momento. Anzi ! In tutta probabilità me lo sto godendo e sto facendo cose che mi piacciono. Possono essere cose in casa oppure fuori casa. Ne ho parlato anche qui, dove trovate ispirazione per le cose da fare, da soli.
Invece dire sono solo, significa sentirsi abbandonato. Una condizione che apre una ferita che ci fa soffrire. Non si tratta però di sensazioni reali. La ferita stessa non è reale, è una ferita antica che risale a molto tempo prima e che in quel momento andiamo a riprendere. Questa associazione che facciamo, ci fa andare in regressione e sentirci soli.
Perchè andiamo a ripescare questa sensazione?
I motivi possono essere svariati:
- ci sentiamo un pò giù quindi con la mente associamo quel momento alla condizione di tristezza
- abbiamo da poco cercato un rifiuto con una persona, (per esempio chiesto una cosa che non può darci perché non ne ha le capacità)
- fare così ci permette di restare piccoli e abbandonati, per cui in qualche modo la facciamo durare nel tempo.

La solitudine vivifica, l’ isolamento uccide (Joseph Roux)
Come uscirne ?
Fare piccole cose nella nostra attività quotidiana, ci riporta nella realtà.
Per esempio prepararci la cena, fare un bagno caldo oppure andare a camminare, sono piccoli gesti di attenzione verso noi stessi, che ci riportano alla realtà e che aiutano a uscire da questo stato mentale. Un altro modo per cambiare il livello della nostra vibrazione, è fare qualcosa di creativo. Può essere disegnare, colorare, usare le mani per creare con la creta, scrivere. Oppure cantare e ballare.
Una volta fatto ci può restare un pò di tristezza, quindi, abbiamo in casa un film che ci fa ridere ? Guardiamolo ! Oppure guardiamo scketch che ci fanno ridere a crepapelle, tipo le comiche di Ridolini o Stanlio e Ollio. Ridere cambierà il nostro umore e stato d’animo.
Infine, se abbiamo voglia di chiacchierare, possiamo telefonare ad un amico, ma attenzione che non sia la persona di cui sopra. Bisogna che sia accogliente e che non abbia le stesse nostre problematiche.
Di solito io in momenti così, (conoscendo le varie dinamiche), tengo duro fino a superarli da sola.
Dopo un pò di tempo ritorno alla realtà e ritrovo la serenità.