Quando si parla d’amore sono diverse le sensazioni che proviamo. Una cosa impensabile da fare.
Normalmente pensiamo che ci occorre sapere come agire, essere disponibili e presenti con gli altri, avere la capacità di dare e di conseguenza, di ricevere. Raggiungere una maturità per incontrare l’altro e possedere la voglia di metterci in discussione e in gioco.
Tutte cose che comunque non sono semplici da mettere in atto. Una cosa impensabile da fare.
Ma ce n’è un’altra a cui generalmente non pensiamo mai prima di metterci in una relazione. Ed è se abbiamo dei sospesi con qualcuno.
All’apparenza ci sentiamo ‘a posto’, ma in realtà ci sono rancori non risolti con persone vicino a noi. In questo caso c’è una cosa che è necessario fare. E cioè: avere la capacità di perdonare.
E’ un aspetto con cui non siamo così in confidenza. Al primo impatto, quando subiamo un torto ci diciamo che non perdoneremo. Io personalmente conosco persone che sono rimaste anni in questa logica del ‘io non lo perdonerò mai’. Quasi come a dire che chi ci fa un torto sia uno straniero venuto da un altro pianeta e che una cosa del genere a noi non succederà, perché siamo migliori, quindi lo giudichiamo in malo modo.
Questo è un punto su cui molti si fissano e non cambiano idea. Una cosa impensabile da fare.
Il secondo punto è che nell’azione del perdonare l’altro c’è un’atto precedente che occorre fare e che è indispensabile. E’ quella di perdonare prima noi stessi.
Ci avevate mai pensato? Sembra illogico. Qualcuno si chiede: “perdonare me stesso per cosa?”
La risposta è: per aver lasciato che questo incidente o cosa spiacevole accadesse. Se proviamo in quel momento a rivolgere l’attenzione dentro di noi ci accorgiamo che i primi con cui siamo arrabbiati e che fatichiamo a perdonare, siamo proprio noi stessi!
E’ un passaggio sottile che ci mette a confronto con la nostra interiorità. E quando ce ne rendiamo conto, sentiamo che c’è una resistenza a farlo, un dispiacere o un lutto che ci impedisce di procedere nel perdono. Quando lo capiamo, proviamo a fare un atto di amore nei nostri confronti e…perdoniamoci! Quindi prima occorre diventare consapevoli, poi una volta che lo siamo, basta anche dire solo:
“Io mi perdono.” Sicuramente nel momento in cui lo diciamo sentiremo un’emozione forte, anche la voglia di piangere e di buttare fuori tutto quello che aveva tenuto bloccata quella situazione.
Fatto?
Ecco ora perdonare l’altra persona diventa molto più facile e semplice.
E’ necessario farlo per ritrovarsi a vivere sereni, ma soprattutto liberi. Infatti la rabbia e il risentimento che permangono in una situazione irrisolta, creano un legame. E un legame così ci impedisce di sentirci liberi e di camminare nella vita come noi vorremmo.