Molto spesso sentiamo dire che non si vuole stare con qualcuno, perché ci si vuole sentire liberi. Una relazione ci rende liberi o ci incatena ?
É un argomento delicato perché la maggior parte di noi pensa che stare con qualcuno voglia dire essere “in gabbia”.
Queste riflessioni spesso sono superficiali e non vengono approfondite. Con questa idea, l’amore e quindi la relazione di coppia, è qualcosa che imprigiona. La relazione ci rende liberi o ci incatena ?
In realtà la forma più alta di amore, è caratterizzata proprio dal fatto che abbiamo la capacità di lasciare l’altro (e noi stessi), liberi di essere.
Ma perché possiamo sentirci liberi o al contrario sentirci in catene?
Come si fa a stare in coppia e sentirsi liberi? Come si fa ad amare qualcuno e a sentire che quell’amore ci rende liberi, non ci toglie nulla anzi, ci arricchisce?
Tutto dipende da come ci sentiamo dentro noi stessi. Per prima cosa se ci sentiamo pieni d’amore, quindi ricchi, avremo da darne all’altro. In questo dare è incluso la capacità di lasciare l’altro libero di essere. Se invece al contrario ci sentiamo nella mancanza, non avremo nulla da dare. E’ dentro di noi che nasce la libertà o la sensazione di prigionia.
Semplice più a dirsi che a farsi, vero ?
Come ci si arriva?
Non è così semplice. A volte vogliamo che il nostro partner ci lasci spazio, ma noi non riusciamo a lasciarglielo? Vogliamo questa libertà che comunque sottintende che c’è amore, ma non riusciamo a dimostrare la stessa cosa all’altro.
Forse dentro di noi abbiamo paura di essere lasciati e abbandonati, sentiamo un po’ di ansia se l’ altro ci sta dicendo che fa una cosa per sé stesso, solo sua. Inevitabilmente ci sentiamo come un bambino in difficoltà a cui prendono paure e ansie. In un momento così abbiamo bisogno di guardarci dentro, respirare fino a che ci sentiamo centrati e parlare quando siamo pronti.
Così ci prendiamo un pò di tempo per tornare ad essere presenti e adulti
In modo da avere la capacità di decidere in maniera lucida.
Prima lo chiariamo dentro di noi, poi lo comunichiamo all’altro. Cerchiamo di tenere lontano il senso di colpa che ci farebbe dare risposte non attinenti alla realtà. Il senso di colpa è una sensazione che ha radici antiche e che non è reale nella situazione che stiamo vivendo. Quindi non è la giusta sensazione con cui percepire la realtà.
Gli altri sono un incredibile specchio di noi stessi. Se noi non ci sentiamo sereni, l’altro lo percepirà e a sua volta si sentirà a disagio. Per cui prima ‘facciamo i conti’ con noi stessi. Chiediamoci come stiamo e cosa vogliamo comunicare all’altro. Se non siamo chiari dentro di noi, ciò che comunichiamo sarà confuso.
Ecco perché la relazione ci mette a confronto con noi stessi. Ed ecco perché è utile avere delle relazioni; sono un modo fantastico di crescere ed evolvere. Un banco di prova per confrontarci. Nel momento in cui ci confrontiamo siamo anche costretti a prenderci la responsabilità di ciò che facciamo o diciamo.
Può sembrare molto faticoso ?
Lo è. Perché questo è il modo di comportarsi di un adulto e occorre lavorarci sopra un po’ per arrivare a comportarsi così mettendo da parte le paure e le ansie che a volte ci prendono e ci fanno tornare come bambini impauriti.