A cosa può essere utile una relazione complicata?

A cosa è utile una relazione complicata?

Eccomi qui per raccontare quello che da un pò di tempo ho promesso.

Eravamo rimasti a come ero riuscita ad andare a vivere da sola. A cosa può essere utile una relazione complicata?

Avevo ancora tanti dubbi e paura, ma grazie all’essermi rimboccata le maniche e avendo fatto con molta fatica, un lavoro su me stessa, procedevo con più sicurezza. A cosa può essere utile una relazione complicata?

Come ho sottolineato, per venire fuori veramente come persona e donna, mi sono fatta aiutare da chi poteva darmi sostegno. Poi come scrivevo, c’è stato anche un nuovo partner che ha contribuito a darmi la giusta spinta per avere coraggio in questa impresa. La mia intenzione era di andare a vivere per conto mio, per cui questa storia mi accompagnò per un certo periodo.

Cosa successe da lì in avanti?

Nonostante i timori avevo più coraggio e più voglia di mettermi in gioco. Mi apparteneva anche una maggiore capacità di reazione. Era come se nella mia testa fosse avvenuto un clic e ogni volta che ne avevo bisogno, la mente lo metteva in atto.

Allora procediamo con ordine e iniziamo.

Avevo sì acquisito coraggio, ma ancora ne dovevo fare di strada per sentirmi a mio agio con un uomo; per farmi vedere in giro con una figura maschile, senza sentirmi in colpa. La mia grande fragilità: il senso di colpa se mi pensavo vicina ad un partner. Per pensare di meritare di essere felice con qualcuno.

In quel momento la relazione che più mi aggradava era solo una. Avere qualcuno vicino, ma non rendere ufficiale la cosa. Avere una storia, ma non così impegnativa. E viverla come se continuassi ad essere single. Se volevo farlo in questo modo, solo un tipo di persona poteva essere d’accordo e rimanere quindi nell’ombra; un uomo già impegnato. A cosa può essere utile una relazione complicata?

Ma questa ‘esigenza’, non era palese ed io non avevo fatto un ragionamento programmato per arrivarci. Eh no! Magari fosse stato così. Fosse stato così voleva dire che mi rendevo conto di questo, che ne ero consapevole e a quel punto non mi sarei infilata in una storia del genere.

No. Era una scelta che arrivava dalla mia parte inconscia e che quindi, non potevo controllare. Così fu. Mi trovai coinvolta in questa storia senza quasi accorgermene. All’inizio fu un continuo roller coast, cioè tira e molla; ero molto ambigua. Poi la relazione acquistò più importanza, così capì che dovevo esserci per viverla fino in fondo. E per poi eventualmente, staccarmene.

Cosa imparai da quella relazione complicata?

Qualcosa imparai, perchè si impara sempre, nonostante noi non lo vediamo; anche se mentre la viviamo, ci sembra tutto complicato, faticoso e inutile. Io e lui ci scontravamo su diversi punti. Eravamo due persone molto arrabbiate, ci rinfacciavamo ogni mancanza e avevamo una pretesa continua che l’altro fosse sempre disponibile. Ma può una persona essere sempre presente? No, non può.

Entrambi ci eravamo scelti con questa pretesa. Una cosa che non è attinente alla realtà, neppure in una coppia di persone libere sentimentalmente. Ciò ci riporta al fatto che probabilmente ci comportavamo coma fa un bambino con la mamma, che è sempre in richiesta.

Una cosa importante che imparai quindi è che non poteva essere così e che io in quella relazione, alquanto complicata, potevo migliorare questo aspetto. Cioè, potevo capire che l’altro non è una mamma; è una persona come noi, con le sue esigenze, i suoi lati positivi e le sue mancanze. Lui mi faceva arrabbiare tantissimo e probabilmente io a lui. Dovevo capire perchè, dovevo migliorare questo aspetto di me.

Ecco a cosa poteva essere utile quella relazione!

Nonostante il capire la sua utilità, vi suggerisco lo stesso quello che ho imparato dopo questa esperienza. Se vi capita di iniziare una storia con una persona impegnata, ricordate che è la base per una sicura infelicità. Infatti, più passa il tempo e più ci si lega. Più ci si lega e più diventa difficile convivere con una situazione del genere. Una sofferenza in continuo aumento. E per ultima cosa, nel momento in cui lui scelse, non scelse me e neanche la persona a cui era già legato. Per cui, alla fine, dovetti sopportare e gestire un suo allontanamento; cosa che riuscii a fare con grande sofferenza.

Per cui, da persona che l’ha vissuta, vi consiglio vivamente di non iniziarla, ma comprendo che a volte non possiamo scegliere ciò che ci cade addosso. A volte, come dicevo qui sopra, e anzi, direi sempre, è il nostro inconscio a scegliere per noi. E lui probabilmente ne sa più di noi. A cosa può essere utile una relazione complicata?

Se faccio riferimento alle cose che ho appreso durante i miei percorsi spirituali, so che l’incontro con una persona non è mai casuale. Noi esseri umani ci sentiamo un pò come fanno gli animaletti tra di loro, ci odoriamo. Capiamo chi abbiamo vicino e per una serie di fattori, che possono andare da un’attrazione fisica, (che fa parte del mondo materiale), a una vibrazione più sottile (che arriva invece dal mondo spirituale), è proprio la persona giusta che ci occorre in quel momento.

Quella che ci farà maggiormente evolvere. Quella che ci metterà di fronte alle nostre difficoltà, e la nostra anima non ci darà scampo fino a che non le avremo affrontate. Quindi ci farà fare dei passi in avanti rispetto ai nostri blocchi. E il fatto che la relazione sia complicata e difficile, può probabilmente insegnarci di più.

Ho voglia di confidarvi anche un altro dettaglio che fa capire come mi sentivo rispetto agli uomini, come riuscivo a vivere le storie d’amore. Magari può provocare dei giudizi. ma credo che sia più importante capire qual’è il mio intento nel raccontarvelo. Da un certo lato mi può far sembrare alternativa, ma la mia intenzione è quella di far comprendere delle cose.

Detto questo, per la prossima volta vi svelo questo ‘segreto’, su cui potrete poi riflettere.

Alla prossima!

Morena Botteghi

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